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Cosa è la scintigrafia?
E' un esame che, dopo la somministrazione di un farmaco debolmente radioattivo (tracciante), permette di conoscere
alcune caratteristiche morfologiche e funzionali di organi e apparati attraverso le immagini riprodotte da una particolare
strumentazione denominata Gamma Camera. L'indagine fornisce informazioni importanti per la diagnosi, la terapia e la
prognosi
Come si effettua una scintigrafia?
L'indagine scintigrafica si articola in diverse fasi:
1. La raccolta della storia clinica da parte del Medico Nucleare e/o del Cardiologo e dello specifico quesito diagnostico (del perchè)
dell'esame.
2. La somministrazione del tracciante avviene per via endovenosa tramite una iniezione nell'avambraccio.
3. In generale il tracciante radioattivo è iniettato al termine della prova da sforzo o di un test farmacologico; a seconda del tipo di
tracciante utilizzato, può essere necessaria una seconda sommistrazione di tracciante in condizioni di riposo.
4. L'esecuzione della scintigrafia avviene facendo distendere il paziente su un lettino posizionando il rilevatore della Gamma Camera
vicino alla parte del corpo da esaminare, nel caso di studi cardiaci il torace. La Gamma Camera non produce radiazioni, ma le
registra rilevandole dell'organo in esame per effetto dell'accumulo del tracciante.
Durante l'esame è necessario togliere gli oggetti metallici (catene, spille) dal campo di rilevazione, che altrimenti interferirebbero nella
immagine risultante.
La scintigrafia è dolorosa , è pericolosa?
Di per sé, la scintigrafia miocardica non è dolorosa; l'unico disagio è il fastidio provocato della puntura dell'ago della iniezione
endovenosa, attraverso la quale viene somministrato il tracciante che si fissa all'organo in esame.
In alcuni casi, durante l'esecuzione del test provocativo si può riprodurre la sintomatologia anginosa presentata abitualmente dal
paziente (e spesso motivo della esecuzione della scintigrafia miocardica).
Non è pericolosa; la quantità di radioattività iniettata è molto piccola e la dose al paziente è paragonabile a quella dei più comuni
esami radiologici.
Le sostanze utilizzate non sono tossiche e non provocano generalmente effetti secondari; le manifestazioni allergiche sono del tutto
eccezionali.
In che condizioni si effettua una scintigrafia miocardica?
La scintigrafia miocardica si può eseguire sia a riposo che durante test provocativo, a seconda del quesito clinico.
Il test provocativo di scelta è il test ergometrico (prova da sforzo).
Qualora il test ergometrico non sia eseguibile (limitazioni ortopediche, neurologiche, elevati valori pressori ….) o quando in un
precedente test ergometrico il paziente non abbia raggiunto adeguati valori di frequenza cardiaca (previsti per l'età ed il sesso del
paziente), si esegue in alternativa un test provocativo di tipo farmacologico (test al dipiridamolo, test alla dobutamina) che permette di
"simulare" uno stress fisico.
In alcuni casi, durante l'esecuzione del test provocativo si può riprodurre la sintomatologia anginosa presentata abitualmente dal
paziente (e spesso motivo della esecuzione della scintigrafia miocardica).
Chi può effettuare la scintigrafia?
Chiunque può essere sottoposto ad uno studio scintigrafico, dal neonato alla persona anziana, su precisa indicazione da parte del
Medico Curante.
Le donne in gravidanza o che presentano ritardo del ciclo mestruale devono segnalarlo al Medico Nucleare prima dell'iniezione a
causa di possibili conseguenze sul feto; in casi particolari lo studio potrà effettuato ugualmente. Se la gravidanza dovesse insorgere
anche a breve distanza di tempo dalla esecuzione dell'esame non esiste alcun problema per il feto.
Durante il periodo di allattamento materno è consigliabile che le donne segnalino al Medico questa circostanza per ricevere istruzioni
sul periodo della necessaria interruzione dell'allattamento al seno, che solitamente è di 1-2 giorni.
E' necessaria una preparazione prima della scintigrafia miocardica?
La preparazione da eseguire viene comunicata al momento della prenotazione dell'esame.
E' generalmente richiesto il digiuno, in parte perché la assunzione di un pasto a breve distanza di tempo dalla iniezione del tracciante
ne provocherebbe l'accumulo in organi diversi dal cuore (fegato, stomaco, etc) con peggioramento della qualità delle immagini, in
parte perché la assunzione di sostanze contenenti caffeina o derivati (caffè, tè, cioccolata, coca-cola) entro le 4 ore precedenti
l'esame può interferire con l'esecuzione di tests provocativi di tipo farmacologico.
E' necessario sospendere la terapia farmacologica in atto?
Qualora fosse indispensabile interrompere l'assunzione degli eventuali farmaci assunti regolarmente dal paziente, le indicazioni sui farmaci da sospendere e sulla durata della sospensione, vengono fornite al momento della prenotazione della scintigrafia; la durata
della eventuale sospensione dipende dal tipo di farmaco e dallo specifico quesito clinico.
Cosa succede al termine della scintigrafia?
Le persone che hanno eseguito l'indagine scintigrafica possono riprendere tutte le loro normali attività ed abitudini.
Qualche volta può essere utile bere molta acqua per eliminare rapidamente la quantità di tracciante somministrato.
I composti radioattivi usati sono eliminati rapidamente dall'organismo, generalmente in alcune ore.
E' consigliabile che al termine dell'esame e per le 12-24 ore successive, il paziente eviti uno stretto contatto con bimbi piccoli e donne
in gravidanza: per casi particolari sarà premura del Medico Nucleare fornire ulteriori informazioni.